Wednesday, November 12, 2008

White Blood Cells Showing Reactive Lymphocytes

BENEDICT STELLA



BENEDICT STELLA from Civita Castellana. Seventeenth century.

Author of:


Tobacco: Opera which is the origin, History, culture, preparation, quality, nature, virtue and use [et al.] / Don Stella Benedict. - Rome to Filippo Maria Mancini, 1669. - 2v., 480 p. (Compless.): ill. , 16 cm.


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ENRICO MINIO

Enrico Minio nacque a Civita Castellana il 4 maggio 1906. Era un operaio ceramista. Aderì al Partito comunista a Torino dove si era recato per compiere gli studi tecnici. Entrò ben presto in contatto con alcuni giovani comunisti quali Teresa Noce, Alfonso Leonetti, Erasmo Travi, Cesare Dumini e Raffaele Tornaquinci. Con loro dette vita al quindicinale La Voce della Gioventù, ma fu arrestato, ancora diciassettenne, per propaganda sovversiva contro la sicurezza dello Stato. Negli anni successivi seguirono altri arresti, ma non mancò di collaborare a giornali clandestini quali Portolongone, Il Martello e Risveglio.A Napoli, dove nel frattempo era divenuto segretario giovanile dell’ufficio XV del Pci , Minio fu arrestato, insieme con G. Sanna, e condannato dal Tribunale Speciale a 12 anni di reclusione. Era il giugno del 1927.Nel 1930 rifiutò di sottoscrivere la domanda di grazia che era stata inoltrata dalla sua famiglia. Scontò la pena a Oneglia e a Sulmona, quindi nel 1934, in seguito a commutazione della condanna in tre anni di libertà vigilata, si trasferì nuovamente a Civita Castellana.Nel 1935, mentre Mussolini preparava la guerra contro l’Abissinia, Minio, con altri compagni, riuscì a realizzare un giornale che fu intitolato Unità, di cui uscirono sei o sette numeri da febbraio ad agosto, dedicati quasi completamente alla guerra. Venne nuovamente arrestato con quattro compagni e, come responsabile di attività comunista e propaganda a mezzo stampa, fu condannato a 22 anni di reclusione, alla interdizione perpetua dei pubblici uffici e alla libertà vigilata. Rinchiuso nel penitenziario di Castelfranco Emilia fu poi trasferito dapprima a Roma, poi a Civitavecchia e, il primo aprile 1939, al sanatorio giudiziale di Pianosa.Liberato dopo la caduta del fascismo, Minio divenne consultore nazionale, poi deputato alla Costituente, senatore di diritto nella I e nella II Legislatura repubblicana e senatore eletto nella III e IV Legislatura.Nel 1949 divenne sindaco di Civita Castellana, dopo aver fronteggiato la difficile situazione susseguita all’attentato a Togliatti. Infatti nel luglio del ’48 a Civita Castellana, nel corso di una manifestazione popolare, era rimasto ucciso il carabiniere Minolfo Masci. Ancora oggi le circostanze del grave episodio non sono state chiarite. Le indagini non portarono al ritrovamento del colpevole. La repressione, tuttavia, fu durissima, giacché un gran numero di operai e dirigenti del Pci furono incarcerati, tanto che le fabbriche rimasero sprovviste di manodopera with serious consequences for the economy cittadina.Enrico Minio remained the most prominent figure in Civita Castellana since the war to date, the most popular mayor. It was equipped with a certain charisma, so much so that he also had respect for political opponents. Besides the gift of good administrator also united to a person of great culture. One who had made themselves, so diligently that he spoke German, learned during the long years of imprisonment in order to better approach the great works of philosophy and German politics. During a speech to the Chamber of Deputies, Enrico De Nicola, the first president of the Republic, was so impressed by his polished language that addressing Umberto Terracini (other constituents) to his side, asked, "Who is this member?" "That's a worker ceramist, Mr. President." promptly answered Terracini.Enrico Minio died in Rome February 21, 1973. To leave chose suicide. He did not have the strength, we believe, to address the political marginalization successor to years and years of hard work and reputation both at national and local level. Perhaps, as happened to the writer Primo Levi, to a certain age come forward the ghosts of long years of segregation, and the "privilege" to be escaped slowly becomes a fault.
Alfredo Romano

Bibliography Enrico Minio worker potter. Stories about the life of a fascist. By Louis Cimarra. Viterbo, Provincial Administration, 1985.




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Giovanna Volpe

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